Cos’è la Celiachia e cosa può mangiare un celiaco?
La celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue dovuta all’assunzione di glutine in soggetti che presentano precisi fattori di intolleranza. Statisticamente, in Italia, la celiachia colpisce un soggetto su cento ed è generalmente possibile diagnosticarla fin dallo svezzamento.
Alcuni recenti studi hanno evidenziato l’importanza del fattore genetico nella diffusione della patologia, rendendo in tal modo possibile la diagnosi precoce in soggetti potenzialmente a rischio.
Esistono quattro tipi di celiachia che si presentano con sintomi e segni clinici differenti tra loro.
Celiachia tipica
Si tratta della forma più comune e meglio conosciuta di celiachia. Solitamente si presenta dopo lo svezzamento con un ventaglio di sintomi abbastanza chiaro e codificato, quali perdita di peso, mancato aumento di peso nei neonati e feci sciolte.
Celiachia atipica
Nel caso di celiachia atipica, la diagnosi potrebbe risultare più complessa in quanto la sintomatologia si presenta meno precisa, interessando organi diversi. In molti soggetti adulti tale forma di celiachia può essere accompagnata da anemia, osteoporosi, disturbi neurologici e sintomi tipici da malassorbimento o carenza nutritiva. Per quanto, come detto precedentemente, risulti meno semplice da diagnosticare rispetto alla celiachia tipica, la forma atipica risulta essere la più diffusa tra i pazienti con esordio in età adulta.
Celiachia silente
Si tratta di una forma di celiachia che non comporta alcun sintomo sensibile.
Celiachia potenziale
Vengono rilevati gli anticorpi specifici e solo in seguito si manifestano i sintomi.
Nutrirsi Senza Glutine
Cosa può mangiare un celiaco e cosa deve evitare?
Ovviamente, un celiaco non può assumere in alcun modo, neanche a dosi ridotte, il glutine!
Il glutine è una sostanza lipoproteina prodotta dal grano e da altri cereali, quindi è bene evitare tutti gli alimenti che nella loro preparazione includano farina di grano, di grano duro o frumento, la segale, il kamut, il farro, la spelta e l’orzo, compreso il malto e le bevande che lo contengono, una tra tutte le birra.
Nonostante non presenti glutine, sarebbe bene evitare anche l’assunzione dell’avena in quanto, spesso accidentalmente, nei campi in cui si coltiva è possibile trovare delle spighe di grano che potrebbero generare contaminazioni.
I celiaci possono quindi tranquillamente mangiare: Riso, inclusi i suoi derivati e le farine, Miglio, Amaranto, Sorgo, Manioca e Quinoa.
Nonostante esistano alimenti che possono essere assunti tranquillamente da soggetti con celiachia, è bene porre l’accento sull’importanza e la pericolosità di possibili contaminazioni. Risulta quindi fondamentale che gli alimenti preparati non entrino in alcun modo in contatto con il glutine!
Per avere la certezze che un alimento sia completamente gluten free, l’Associazione Italiana Celiachia ha diffuso un marchio facilmente riconoscibile da apporre nelle confezioni dei prodotti senza glutine: una spiga barrata di colore verde.
Come diagnosticare la celiachia
Per diagnosticare la celiachia possono essere sufficienti alcuni esami del sangue che, tuttavia, potrebbero risultare imprecisi nel caso in cui il paziente abbia seguito nei giorni precedenti all’esame stesso una dieta priva di glutine. Per avere una diagnosi precisa al 100% si può ricorrere alla biopsia endoscopica della seconda parte del duodeno.
Nonostante si disponga di esami sempre più precisi, si calcola che circa 5 celiaci su 6 rimangano ancora oggi non riconosciuti. Alla luce di questi dati, il numero complessivo dei celiaci si aggirerebbe intorno alle 600.000 persone, il 73% delle quali non ancora consapevole.
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